Squilibri

Sabato scorso ho effettuato un 10×3 di squat e mi sono ripreso in tutte le serie, per controllare la profondità. Ho notato una cosa interessante. Metto a confronto la prima e la trentesima ripetizione.

Pendo a destra, senza accorgermene. E’ quello che si chiama colloquialmente uno “squilibrio”. Nello stacco quando inizio ad essere stanco il bilanciere pende a destra. Avverto anche un fastidio sotto il gluteo destro che arriva fino alla spina dorsale, di origine muscolare.
Ok, chiariamo subito una cosa: non è che stia male, che sia infortunato, che soffra come un cane. Semplicemente, c’è questa cosa che va “gestita”. “Gestione” è quel classico termine che significa tutto e niente.
Mai sentito, ad esempio “ci stiamo attivando per gestire il problema”? Solitamente significa “non ci siamo accorti di un cazzo fino ad ora, adesso ci inventiamo qualcosa”.
Ovviamente la causa di tutto questo è l’allenamento. Ma altrettanto ovviamente… io me ne sono accorto perchè mi guardo, voi pensate di non avere nulla? Di essere perfetti? Questa roba sarà l’inizio di un problema o non accadrà nulla? Qui inizia la “gestione”.
Vado dal chiropratico? Faccio esercizi? E’ grave? Per esperienza ho visto che il corpo altera il suo equilibrio per adattarsi, ma se gli diamo il giusto recupero ritorna al suo stato originario senza problemi. Se stessi fermo per 4 mesi, fine del problema.
Giudico che il problema non sia compromettente e serio, perciò finisco la preparazione, faccio la gara, dopo vado dal chiropratico e mi prendo una bella pausa di un mesetto dove non faccio niente. L’analisi di tutte le ripetizioni (nel patchwork splendido qua sopra riporto le prime ripetizioni di ogni serie) evidenzia infatti che il problema viene fuori in condizioni di stanchezza e che ho circa 3-4 serie (cioè 9-12 ripetizioni) per cui non si manifesta proprio. Vado avanti così dato che i volumi caleranno.
Come iniziano queste cose qua? Difficile dirlo. Se fosse l’allenamento errato i “danni” sarebbero maggiori ed eclatanti. Ma questa roba si origina in maniera molto più subdola. Che so… una postura sbagliata, un altro muscolo troppo debole che fa sovraccaricare altre parti del corpo.
E’ qui che è necessario analizzare quello che facciamo: molti dolori che si sentono in giro sono dovuti a tecniche esecutive sbagliate, oltre che a un non corretto rispetto dei volumi e delle intensità in allenamento. Ad esempio, fare la panca stretta con i pollici appiccicati crea stress sui gomiti, idem per il french press a pesi medi ma a cedimento estremo. Oppure lo squat sopra il parallelo con spinta delle ginocchia in avanti. Per accorgersi di tutto questo è necessario riprendersi e rivedersi.
Detto questo, in casi del genere il riposo è un metodo di cura, solo se è contemporaneo alla comprensione del problema. Altrimenti, dopo si ripresenterà. Un po’ come quelli che sono in stallo completo da carico, si riposano sempre più pensando che basti per riprendere a caricare: tornati in palestra lo stallo… è di nuovo lì.
Ha senso andare dal chiropratico? Per la mia esperienza limitata (fortunatamente… aspettate… sgrat sgrat sgrat), sì, a patto che sia uno che tratta con atleti e non con vecchi paralitici. Meglio un chiropratico od un ortopedico? Sicuramente un chiropratico, perchè l’ortopedico ha a che fare con ossa rotte, triturate, mentre qui c’è da lavorare di fino su strutture che comunque sono “sane”. L’infortunio è tale solo perchè non permette di svolgere l’attività che vogliamo, non è invalidante secondo i canoni dell’”uomo della strada”.
Un consiglio: non fornite al dottore una possibile soluzione del vostro problema, la “bravura” si vede da come riesce a mettere insieme i pezzi per capire come si è creato lo squilibrio.
Vi faccio un esempio su me stesso. Sento “dolore” al quadricipite sinistro, all’esterno, vicino al ginocchio. E’ un fastidio che permane anche quando mi sono scaldato, non rompe le palle, ma c’è. E’ dovuto ad un accumulo di fatica, conoscendomi so che è così. Perciò potrebbe essere che per compensare inconsciamente questa situazione tendo a sovraccaricare a destra e così stresso le strutture della schiena in maniera asimmetrica creando l’altro problema.
Dite così al dottore, vi dirà “giusto, può essere, anzi, è così perchè bla bla bla”.
Ma, incredibilmente, potrebbe essere anche il contrario: mi cede a destra la schiena, inconsciamente per compensare “mollo” anche a sinistra” forzando la coscia a spingere di più per risalire. Anche questo è plausibile. La differenza è che si scambiano causa ed effetto, perciò una spiegazione esclude l’altra, cioè una spiegazione è vera, l’altra è falsa.
Un bravo chiropratico riesce a scoprire l’assassino. Questo è importante perchè se c’è uno squilibrio necessariamente ci saranno muscoli che tirano troppo e altri che tirano troppo poco.
Personalmente cerco di compensare l’indubbio squilibrio di forza che ho fra i flessori dell’anca e gli estensori, i secondi molto più forti dei primi, con addominali in cui cerco di usare anche il retto del femore e tutti i muscoli che sollevano la coscia. Anche la bicicletta (quella vera o cyclette che sia) mi ha dato dei buoni risultati, insieme a qualche esercizio monopodalico.
Ritengo fondamentale per chi è molto che si allena curare proprio questi aspetti. Lo so che… è uno spreco di tempo, la risorsa più preziosa che abbiamo e io per primo derogo molto spesso a questa regola.
Però, per quanto ci possiamo sforzare di allenarci al meglio, queste cose capitano. E vanno “gestite” 🙂
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6 risposte a Squilibri

  1. Milo ha detto:

    Ciao Paolo!
    Hai pienamente ragione, il nostro corpo è come una struttura, che si adatta e trova da se il compromesso, per superare piccoli squilibri; ed a mio parere è una fortuna perchè un qualcosa che non riesce ad adattarsi si rompe e quello non è mai bene…

    Sta a noi curare la nostra struttura come dici tu osservandoci e studiando noi stessi per accorgerci, se c’è qualcosa che non va e risolverlo…

    Già lo notavo prima facendo pesi, ma ora con il fatto che corro molto, arrampico e le mille altre cose, ho visto che i processi di formazioni di questi squilibri si sono velocizzati ed è fondamentale tenersi sotto controllo;
    Ho passato mesi a curare l’appoggio delpiede e la falcata per cercare di togliere dei dolorini che comparivano sempre negli stessi posti, e che col riposo non volevano andarsene.
    Come dici tu prende tempo ma ne vale la pena, anche perchè ho notato che quaste anomalie tendono ad accumularsi, quindi se si riesce a gestire le cose a piccoli passi man mano che avvengono ok se li lasciamo fare è probabile che ci troviamo con la nostra struttura attorcigliata 🙂
    E li risolvere diventa molto più lungo secondo me.

    Ciao!
    MILO.

  2. Vicman ha detto:

    Ciao Paolo
    per usare un termine forumiano, quoto in pieno. Fondamentale è accorgersene, per cui via con i filmati oppure richiedere l’assistenza di qualcuno competente che ci guardi e ci sgridi. Nello squat “pendo” a sinistra e mi succede normalemente durante le prime serie quelle in cui sono più fresco e la concentrazione non è massima…la fatica invece delle ultime serie, e la cazziata del ragazzo che mi assiste, mi setta sul livello massimo di concentrazione.

    Se mi permetti di dire la mia penso che la concentrazione, in un esercizio così complesso, come lo squat (o gli stacchi) è fondamentale e non è banale trovarla. Si tratta di coordinare una molteplicità di muscoli in un unico movimento, fluido, continuo e armonioso, il tutto sotto un peso davvero pesante. E’ facile che un muscoletto sfugga al tuo controllo e il gioco è fatto.

    Poi ci sono tutte le altre cause: squilibri di forza, tecnica, stanchezza, set-up (mi è personalmente capitato di poggiare il bilanciere sulle spalle in maniera scorretta….mezzo grado di differenza al centro del bilanciere si trasforma in qualche grado all’estremità, dove ci sono le rotelle). Ho notato però che con una presa più larga è più facile “gestire” il problema.
    E poi, come dici tu, una visitina periodica dal chiropratico che ci riporta il rachide in assetto, è, secondo me, fondamentale.

    Ciao

    Paolo

  3. IronPaolo ha detto:

    Grazie degli interventi ragazzi!

    Una volta Enrico mi disse che per non avere squilibri non avrei dovuto fare il powerlifting. Può suonare stonato, ma il problema non è l’attività in se, quanto il fatto che portiamo quell’attività al limite, perciò è facile disallineare qualcosa.

    E’ impossibile impedire che questo accada, si tratta solo di limitarlo. E, quando ci si “squilibra” sarebbe opportuno farsi dare una riaggiustatina. Solo che, come sempre accade, nessuno di noi ha questo tipo di cultura.

    Un po’ come per i monitor: i dettami dell’ergonomia asseriscono che il monitor dovrebbe essere l’oggetto più pregiato in un sistema PC, perchè ha impatto sui nostri occhi.

    Ma… come facevamo quasi tutti prima dell’avvento degli LCD? Spendevamo un fottio nella scheda video ma il monitor era sempre quello vecchio quanto il cucco, perchè il monitor non faceva andare più veloci i giochini e i soldi si spendevano dove ci faceva piacere.

    Ecco, per il chiropratico è la stessa cosa: tutti noi spendiamo un visibilio per i pesi, gli integratori, però quando c’è da tirare fuori 50 euro per una visita ci rompe le palle. Eh sì, il cervello umano è strano ah ah ah

  4. Cristianino79 ha detto:

    Ciao Paolo, anche questa volta un articolo utilissimo, anche se a volte mica è facile accorgersi di queste cose anche riprendendosi non sempre ci si accorge, per esempio se non ci fossero le barre di sicurezza quella “pendanza” si noterebbe di meno o forse per nulla, quindi forse sarebbe giusto una visitina ogni tanto.

    Poi una curiosità Paolo ma poi al chiropratico cosa gli dici? Cioè io ci vorrei andare una volta perchè sicuramente mi farebbe bene, ma non saprei cosa dirgli visto che non ho notato questi difetti evidenti, ma forse qualcosa c’è lò, dovrei semplicemente fammi visitare e farmi dire da lui cosa ho?

    Ciao

  5. IronPaolo ha detto:

    Ciao Cristiano, la risposta è molto facile 🙂

    Io sono andato dal chiropratico solo 3 volte perchè avevo un dolore e lui mi diagnosticò una sacroileite.

    Ora ci tornerò perchè ho visto questo comportamento strano e perchè sento un affaticamento a destra. Due elementi, cioè, che mi permettono di capire che qualcosa che non và c’è: un dolore che causa un comportamento anomalo. Solo uno dei due non sarebbe bastato per farmi spendere 50-60 euro.

    Vado lì e gli porto (come feci la volta scorsa), le foto e gli dico: “a me succede questo”. Conoscendomi, sa già che non mi deve dire “e poi riposati”.

    Nel tuo caso, invece, perchè dovresti andare dal chiro? Non hai nulla…

    Cioè: hai un budget da spendere? Ok, vai da lui e gli dici: “io faccio il PL” (gli porti le foto per fargli capire cosa intendi) “mi fai un tagliando?”. Spendi 100-120 euro e sicuramente se è bravo ti fa capire tante cose.

    Non hai voglia di spendere questi soldi? Bene, non avendo nulla di percepibile, non li spendere!

  6. Cristianino79 ha detto:

    non è che ho un budget da spendere (magari mi moglie me mena se spendo altri soldiehhe), però pensavo che ste cose se prese per tempo si superano meglio.

    Ma il tuo discorso non fà una piega e quindi sarà meglio che prima valuti bene se sia il caso o meno.

    grazie ancora delle tue risposte che mi aiutano sempre ad avere una visuale delle cose più chiara

    Ciao

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